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15 Ottobre 2002 anno LVII - N. 10 |
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Intervista esclusiva al Vice
Questore Aggiunto Dott. Alberto
Di Cuffa, Direttore del Centro
allevamento e addestramento
Cani di Polizia di Nettuno
Giovanni Comino
A Nettuno, ridente cittadina balneare del litorale laziale a poche decine di chilometri a sud di Roma, ha sede il Centro Allevamento e Addestramento Cani di Polizia (C. A. A. C. P. ), la scuola nazionale ove vengono istruiti e addestrati gli uomini e i cani che costituiscono le unità cinofile della Polizia di Stato. Il Centro è collocato nell'ambito del complesso strutturale dell'Istituto per Sovrintendenti e di Perfezionamento per Ispettori, la più grande scuola di polizia d'Europa, che si estende su una superficie di circa 20. 000 mq. al cui interno sorgono modernissime strutture didattiche destinate alla for- mazione del personale appartenente ai quadri intermedi della Polizia di Stato.
"Mi può descrivere sinteticamente la storia del Centro?"
Cenni storici
L'impostazione
del Servizio Cinofili della Polizia risale al periodo immediatamente successivo alla 1
a
Guerra Mondiale, allorquando venne costituito il
Centro Addestramento Cani di Polizia;
il primo impiego dei cani nei servizi di
polizia assurto agli onori della cronaca
ebbe luogo il 10 giugno 1924, in occasione delle ricerche del cadavere dell'On. Giacomo Matteotti, condotte con
l'ausilio di cani di razza segugio italiano.
Attesi gli incoraggianti risultati, alcuni
esemplari di Pastore Tedesco vennero
acquistati in Germania e successivamente fatti riprodurre nell'allevamento
di Postumia (ex territorio italiano, attualmente in Slovenia) per poi essere
utilizzati principalmente dai Commissariati di frontiera nell'attività di repressione dell'immigrazione clandestina e del contrabbando lungo l'arco alpino.
Al termine del secondo conflitto mondiale, i soggetti sfuggiti alle razzie delle truppe tedesche in ritirata furono concentrati presso la Scuola Ufficiali e Sottufficiali di P. S. di Roma e, subito dopo, trasferiti prima a Fabrica di Roma
e poi, intorno al 1947, nell'attuale, definitiva sede di Nettuno;l'attività di allevamento, inizialmente privilegiata per
consentire il necessario ripopolamento
del parco quadrupedi, venne ben presto
distinta dall'addestramento a causa delle notevoli difficoltà di convivenza tra
cuccioli e cani adulti:il repentino propagarsi di epidemie di cimurro costrinse a trasferire il Centro Addestramento
nella località di Rocca di Papa, nei Colli Albani.
L'attività del Servizio Cinofili risultò
così suddivisa in due settori:
-un Centro Allevamento, con sede a
Nettuno;
-un Centro Addestramento, con sede
a Rocca di Papa.
Nel 1955 il Centro Addestramento venne soppresso a causa di problemi di natura amministrativa e il complesso delle attività riunito definitivamente presso l'allora Scuola Allievi Guardie di P. S.
di Nettuno, poi divenuta Scuola Sottuf- ficiali e, in seguito alla riforma del
1981, l'attuale Istituto per Sovrintendenti e di Perfezionamento per Ispettori.
Struttura organizzativa
Il Servizio Cinofili della Polizia di Stato risulta attualmente articolato in:
-un Centro Allevamento e Addestramento Cani di Polizia (C. A. A. C. P. )con
sede a Nettuno;
-20 Distaccamenti operativi periferici
ubicati sull'intero territorio nazionale,
in particolare presso le sedi di: Moena
(TN), Trieste, Padova, Venezia, Orio al
Serio (BG), Linate (MI), Milano, Malpensa (VA), Torino, Genova, Bologna,
Ancona, Roma, Fiumicino (RM), Napoli, Brindisi, Vibo Valentia, Reggio
Calabria, Palermo e Abbasanta (OR).
Dal punto di vista ordinamentale, le
unità cinofile della Polizia di Stato dipendono dal Servizio Reparti Speciali
della Direzione Centrale per gli Affari
Generali della Polizia di Stato del Dipartimento della P. S. , che svolge attività generale di pianificazione, organizzazione, indirizzo e coordinamento.
In sede periferica, i Distaccamenti sono inquadrati nell'articolazione organica dei rispettivi Reparti di istituzione,
dai quali dipendono per gli aspetti di natura gestionale ed economico-finanziaria.
Il C. A. A. C. P.
Il Centro Allevamento e Addestramento
Cani di Polizia (C. A. A. C. P. )provvede:
-alla formazione e all'aggiornamento
delle unità cinofile della Polizia di Stato;
-al coordinamento tecnico-addestrativo delle attività condotte dai Distaccamenti periferici dislocati sul territorio
nazionale;
-al concorso nell'esecuzione dei servizi di specialità di particolare rilievo tecnico-operativo;
-alla selezione tecnica dei cani da destinare ai servizi di polizia, alla verifica periodica della relativa idoneità e, in
concorso con il competente Servizio Logistico del Dipartimento della P. S. , all'attuazione della procedura di riforma
al termine del servizio;
-al complesso delle attività di rappresentanza e di informazione sul servizio
cinofili;
-alla cooperazione e allo scambio di
informazioni con analoghi organismi
nazionali e internazionali in materia di
addestramento impiego dei cani nei
servizi di polizia.
Alla direzione del Centro è preposto un funzionario dei Ruoli direttivi
della Polizia di Stato, attualmente
il sottoscritto. Le attività di impiego del cane nei servizi di polizia possono raggrupparsi nei seguenti settori:
-Prevenzione Generale e tutela
dell'Ordine Pubblico;
-Soccorso Pubblico;
-Antidroga;
-Antiesplosivo.
"Come è formato e di quale professionalità è dotato il personale che si occupa dell'addestramento?E il personale che poi utilizza operativamente i cani?"
Nell'ambito della struttura organica del Centro è costituita una
speciale Sezione Addestramento
composta da Istruttori Cinofili
specializzati nei vari Settori di
attività:la qualifica di Istruttore
Cinofilo si consegue attraverso
la frequenza di appositi corsi
svolti sia in Italia sia all'estero presso i
più qualificati, analoghi centri di istruzione di forze di polizia o militari.
La frequenza del corso è riservata a personale che abbia svolto servizio in qualità di Conduttore Cinofilo con elevato
rendimento per almeno sette anni e che
sia in possesso, oltre che di un comprovato patrimonio tecnico-professionale, di specifiche attitudini all'insegnamento.
Anche a seguito del conseguimento della qualifica professionale, l'iter formativo degli Istruttori prosegue senza soluzione di continuità fino al termine della carriera mediante il costante aggiornamento, la frequenza di stages addestrativi e di specifici corsi in ambito nazionale e internazionale. Attualmente il
quadro del personale incaricato della
gestione delle attività addestrative nell'ambito della Sezione Addestramento
del C. A. A. C. P. annovera elementi di
elevatissimo spessore tecnico, tra cui
noti Figuranti ufficiali di varie associazioni di razza e componenti di rappresentative agonistiche nazionali.
La qualifica di Conduttore Cinofilo nei
vari Settori di attività si consegue al termine di appositi corsi di specializzazione della durata variabile dai 4 ai 6
mesi:l'aspirante conduttore cinofilo,
oltre ad un ottimo stato disciplinare
di servizio, deve possedere specifici requisiti fisici e psico-attitudinali, tra i
quali assume un aspetto determinante non solo la passione e l'attaccamento
all'animale ma anche la propensione al
lavoro con il cane:pazienza, tenacia,
perseveranza e grande equilibrio psichico, oltre a particolari doti di prestanza e resistenza fisica, completano il
quadro del cinofilo ideale e costituiscono elementi essenziali per l'instaurarsi del corretto e produttivo rapporto
tra uomo e cane.
"Quali sono le tecniche di addestramento, la durata dello stesso, gli obiettivi perseguiti?"
Le tecniche di addestramento dei cani di
polizia variano in base alla specifica tipologia dei servizi ai quali gli animali
vengono destinati, esse sono tuttavia accomunate da un generalizzato ricorso,
dal punto di vista squisitamente tecnico,
al principio etologico del cd. "condizionamento operante ": il cane, cioè, impara a strutturare la risposta desiderata dal
proprio conduttore sulla base di uno stimolo e sull'aspettativa di una ricompensa:in questo modo, come i topolini
di Skinner, la memoria associativa del
cane lo induce a riproporre i comportamenti premiati e ad astenersi da quelli
che, al contrario, generano indifferenza
o riprovazione da parte del conduttore.
In realtà la chiave di lettura di ogni genere di addestramento del cane di polizia risiede sostanzialmente nel reciproco rapporto di affezione che lega l'uomo al cane e che costituisce il catalizzatore imprescindibile di qualsiasi obiettivo formativo.
"Quali sono i problemi più comuni ed impegnativi che si devono affrontare nel corso dell'addestramento?"
Ritengo che le maggiori difficoltà siano da individuarsi nella verifica delle
compatibilità tra uomo e cane nel corso della fase iniziale di costituzione dell'unità cinofila .
"Come si diventa cani di polizia, quali sono le razze selezionate e perchè?"
Selezione e addestramento dei cani di
polizia
La selezione dei cani da destinare all'impiego operativo viene effettuata da
una apposita Commissione nominata
dal Dipartimento della P. S. , presieduta
da un Prefetto e composta, tra gli altri,
dal Dirigente del C. A. A. C. P. e da un
Medico Veterinario.
Considerazioni di carattere economico
e gestionale hanno progressivamente
portato a riconsiderare negativamente
l'opportunità di condurre una autonoma attività di allevamento, pertanto, i
soggetti attualmente selezionati provengono esclusivamente da allevamenti italiani o esteri (Paesi Bassi e dell'Europa centro-orientale)e possiedono età oscillante tra un minimo di 12
un massimo di 36 mesi;a parità di condizioni vengono preferiti animali di sesso maschile esclusivamente per facilitare le condizioni di gestione dei canili nei periodi di estro delle femmine che
rivelano, comunque, ottime potenzialità di lavoro.
Per quanto attiene alle razze adottate,
genericamente ricomprese nella classificazione cinologica ufficiale delle razze da utilità e lavoro, al Pastore Tedesco spetta tuttora il primo posto per numero di esemplari nell'attuale dotazione organica, segue poi il Labrador per
l'impiego nell'attività di ricerca di sostanze stupefacenti, armi ed esplosivi,
il Pastore Belga-Malinois e alcuni esemplari di Rottweiler, Spaniels, Jack Russel Terriers;recentemente sono stati
condotti, con ottimi risultati, esperimenti
di addestramento in specifici ambiti di
impiego a carico di cani meticci, recuperati presso strutture di ricovero e di
assistenza pubblica.
La scelta della razza viene ffettuata sulla base di valutazioni imposte da stringenti criteri di specializzazione funzionale aventi ad oggetto la ricerca di caratteri etologici prevalenti, funzionalmente indispensabili allo svolgimento
della particolare attività di servizio alla quale il cane verrà destinato.
I cani vengono, pertanto, esaminati sia
dal punto di vista morfologico e sanitario sia dal punto di vista psico-attitudinale;sottoposti ad un rigoroso protocollo di selezione consistente in sami
clinici, radiografie e visite mediche per
la parte sanitaria e ad una serie di prove di capacità finalizzate alla verifica
della sussistenza dei requisiti psichici
caratteriali necessari allo svolgimento
delle future mansioni, i soggetti approvati, dopo un periodo precauzionale di
osservazione sanitaria, vengono affidati ad un Istruttore del Centro che ne valuta le attitudini e le propensioni individuali nonché i peculiari aspetti caratteriali in funzione della compatibilità
con l'allievo conduttore al quale l'animale verrà successivamente affidato per
la frequenza del corso di qualificazione. Accertata la reciproca compatibilità
psico-caratteriale ed emotiva, il cane
viene definitivamente assegnato al proprio conduttore, unitamente al quale, ottenuta l'abilitazione all'impiego operativo al termine del corso, formerà l'unità cinofila e sarà destinato allo svolgimento dei servizi presso i Distaccamenti periferici operanti sull'intero territorio nazionale.
I compiti e l'attività operativa
L'impiego delle unità cinofile costituisce un validissimo e insostituibile ausilio nello svolgimento dei servizi di polizia;in particolare, le stesse vengono comunemente utilizzate:
-nei servizi di prevenzione generale e di
controllo del territorio, quali:
-pattugliamenti appiedati;
-intervento in occasione di reati;
-vigilanza ad obiettivi sensibili;
-ricerca e individuazione di ordigni
esplosivi;
-controllo, inseguimento e fermo di persone sospette o pericolose;
-nei servizi a tutela dell'ordine pubblico, quali:
-manifestazioni sportive;
-convegni raduni;
-concerti;
-nei servizi di polizia giudiziaria, quali:
-attività di contrasto al traffico di stupefacenti, armi ed esplosivi;
-ricerca di latitanti e di persone pericolose datesi alla fuga;
-ricerca di oggetti utilizzati o comunque
connessi alla commissione di reati.
-nei servizi di soccorso pubblico, quali:
-ricerca e soccorso di persone smarrite
in superficie o disperse sotto valanga.
"Quali sono stati gli interventi operativi con l'intervento di cani che sono stati maggiormente impegnativi o di maggior successo?"
Dal 1963 a tutt'oggi il C. A. A. C. P. ha
effettuato 75 corsi di qualificazione
specializzazione, alcuni dei quali a favore di nazioni estere maggiormente
impegnate nelle attività di prevenzione
e repressione delle attività criminali legate al traffico illegale di sostanze stupefacenti.
Per quanto riguarda l'attività operativa,
oltre agli innumerevoli interventi nell'ambito dei servizi di repressione del
traffico illegale di sostanze stupefacenti, che hanno condotto al sequestro di
ingenti quantitativi di droga e all'incriminazione di numerosi malavitosi nonché ai servizi di bonifica antiesplosivo
condotti in vari ambiti, sono da segnalare, solo nel corso di quest'anno, i seguenti episodi:
-una unità cinofila del C. A. A. C. P. di
Nettuno, a seguito di perquisizioni condotte all'interno di ville "bunker "in
provincia di Salerno, scopre, in due diverse occasioni, altrettanti inaccessibili nascondigli di due pericolosi latitanti autori di una strage di camorra, consentendone l'arresto, altrimenti impossibile:il cane, un meticcio di nome "Peter ", era stato recuperato dall'abbandono, due anni prima, presso il canile municipale di Milano.
-la sola presenza di una unità cinofila
del Distaccamento di Ancona induce un
uxoricida a confessare il delitto della
moglie:nel corso di una battuta condotta successivamente in zona il cane
"Eron "individua e segnala il luogo di
occultamento del cadavere.
-unità cinofile del Distaccamento di
Reggo Calabria individuano il nascondiglio di pericolosi scafisti e trafficanti di droga appena sbarcati clandestinamente sulle coste pugliesi.
-una unità cinofila del C. A. A. C. P. di
Nettuno individua armi e materiale
esplodente abilmente occultati in un nascondiglio sotterraneo nella provincia
di Latina.
"Sotto il profilo veterinario quali sono le difficoltà o le problematiche che si manifestano più frequentemente? Da chi sono gestite?"
Gli interventi veterinari statisticamente di maggior rilievo si sostanziano in
traumi articolari, problematiche afferenti all'apparato dentario, ingestione
accidentale di corpi estranei, e altre sintomatologie legate alle particolari tipologie di impiego operativo. Il Centro dispone di una Infermeria attrezzata con due sale medicazione alla quale è preposto personale infermieristico appositamente qualificato che copre l'intero arco delle esigenze giornaliere;un Veterinario esterno a contratto assicura, su base regolare, lo svolgimento di tutta l'attività medica necessaria alla tutela della
salute degli animali.
Ciascun conduttore cinofilo viene inoltre abilitato, nell'ambito del rispettivo
corso di qualificazione, all'esecuzione
delle operazioni di primo soccorso necessarie a limitare l'insorgere delle emergenze sanitarie più comunemente verificabili nel corso di operazioni di servizio.
"I cani del Centro Cinofilo sono sottoposti a profilassi, trattamenti o un'alimentazione particolare?"
Tutti i cani di polizia sono regolarmente sottoposti a un rigido protocollo di
profilassi contro le malattie infettive più
comuni;inoltre, oltre alla quotidiana
ispezione e al complesso delle altre operazioni riconducibili al cd. "governo della mano " ad opera del conduttore assegnatario, i cani sono oggetto di periodici e mirati trattamenti profilattici contro le parassitosi esterne e interne.
Particolare attenzione è rivolta all'igiene degli ambienti di stabulazione, di lavoro e dei mezzi di trasporto, opportunamente e specificamente allestiti nonché all'alimentazione che avviene
mediante somministrazione
di mangime secco della migliore qualità e nelle varietà
di composizione maggiormente indicate in relazione
alle condizioni soggettive
(razza, età, sesso, specifica
attività lavorativa, condizioni climatiche, ecc. )di ciascun
cane;l'alimentazione primaria viene inoltre integrata, secondo necessità e sotto il
consueto controllo del Veterinario, da alimenti sussidiari o composti vitaminici.
"Rapporto uomo/animale all'interno del Centro Cinofilo e, successivamente, nei teatri operativi:quali sentimenti, quali precauzioni, quali successi e quali insuccessi?"
Sarebbe ovvio e scontato affermare che il rapporto uomo-cane occupa una posizione di primaria importanza all'interno della nostra struttura e della vita di ciascuno di noi:al riguardo,
per concretizzare l'essenziale priorità
di questo rapporto, basti considerare che
da alcuni anni la Polizia di Stato, prima
e unica amministrazione pubblica ad
operare in tal senso, ha consentito una
deroga al vigente regolamento interno
per consentire ai conduttori di condurre il cane assegnato con sé nel tempo libero, anche al di fuori dell'ordinaria attività di servizio. Inoltre, a riprova di
quanto sia fondamentale e insostituibile questo aspetto affettivo, al termine
del servizio i cani non vengono più, come nel passato, offerti all'asta ma, al
contrario, ceduti gratuitamente al conduttore che, al riguardo, vanta un vero
e proprio diritto di prelazione nella cessione del cane dichiarato non più idoneo ai servizi.
L'unico svantaggio di tutto ciò è il
profondo e incolmabile senso di vuoto
che ci assale quando, nel chiamare ancora al piede il nostro compagno, non
si incrociano più quegli occhi carichi di
amore e di sincerità che solo chi ha condiviso anni di impegno, di difficoltà, di
rischio ma anche di immensa gioia può
capire (!)
"Quando i cani sono giudicati "a fine carriera "qual è il loro futuro?"
La durata media della vita operativa del
cane di polizia si aggira generalmente
intorno agli 8-9 anni;al compimento
dei 10 anni i cani, pur non manifestando evidenti anomalie, vengono precauzionalmente ritirati dal servizio attivo.
La dichiarazione di inidoneità allo svolgimento dei servizi ad opera di un'apposita Commissione interna segue all'irrevocabile constatazione del sopraggiunto venir meno dei requisiti soggettivi, di carattere sanitario o psico-attitudinale, che consentono al cane l'ulteriore proficuo e sicuro svolgimento
del servizio di polizia.
Di conseguenza i cani vengono riformati e ceduti gratuitamente ai conduttori assegnatari che ne facciano richiesta o, in via subordinata, a privati richiedenti o associazioni in possesso di
rigorosi requisiti soggettivi e che siano
in grado di fornire le più ampie garanzie di provvedere al migliore mantenimento degli animali.
La procedura di cessione al pubblico sarà
presto oggetto di dettagliata informazione sull'apposita sezione del sito Internet
della Polizia di Stato dedicata al Servizio Cinofili www. poliziadistato. it
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